L’Autunno nella visione orientale

In autunno la natura si prepara a conservare e a raccogliere le energie per produrre il calore necessario a resistere alle temperature fredde dell’inverno. Le piante fanno scorta di riserve energetiche e alimentari accumulandole nelle radici, nei tuberi (patate e tiponanbur) e nei bulbi (aglio, cipolla porro), molto buone da mangiare in questo periodo. L’uomo, allo stesso modo, raccoglie la sua vitalità e le sue riserve preziose nei muscoli, nelle ossa e negli organi interni, soprattutto nel fegato, la parte del corpo maggiormente ricca di nutrienti. In questo periodo dobbiamo accumulare le risorse per mantenere la nostra vitalità, dobbiamo imparare a energizzare l’organismo con il cibo più indicato e contemporaneamnte scaricare l’acqua accumulata in eccesso con una dieta estiva ricca di liquidi e frutta. L’eliminazione di tossine e  scorie metaboliche dal nostro corpo, in questo periodo dell’anno, è un processo fondamentale altrimenti la mente e il corpo si intorpidiranno precocemente e tollereranno meno l’inverno. Con l’abbassamento della temperatura si suda meno e i tessuti si possono impregnare di scorie e linfa stagnante che provocano malessere, gonfiore e dolore alle articolazioni, rallentando lo scorrere della forza vitale. Un validissimo aiuto ci viene dallo Yoga e dai massaggi Marma Ayurvedici per mantenere un buono state di salute, perchè se il corpo si raffredda il metabolismo rallenta e saremo più soggetti ai dolori reumatici, ai raffreddori, ai mal di gola…In autunno è bene stare attenti anche a modificare la nostra dieta inserendo gradualmente alimenti che stimolino la produzione di calore interno come la frutta secca e i semi oleosi: noci, mandorle, semi di girasole o sesamo leggermente tostati per essere più digeribili.  La dose consigliata è di uno o due cucchiai al giorno. L’olio di semi di lino ( due cucchiaini al giorno) è utile per l’apporto di omega 3,  per la salute della pelle, per i dolori articolari e le infiammazioni, molto frequenti durante questa stagione. Inoltre con il sopraggiungere delle temperature più rigide la cottura del cibo dovrà essere gradualmente prolungata e i piatti serviti caldi sono da prediligere. La tradizione orientale consiglia l’uso di soia fermentata che si trova nel miso, nella salsa tamari, nel tempeh e nel tofu, perchè contiene gli isoflavoni, sostanze particolari in grado di aiutare le ossa, prevenire l’osteoporosi e contrastare i sintomi della menopausa. Inoltre suggerisce il consumo di cibi salati per tonificare i reni e piccanti per rinforzare i polmoni, dolci per aiutare la digestione ed equilibrare il corpo. Tra le verdure dovremmo alternare quelle a foglie verdi come radicchio, cicoria, foglie di rapa  alle verdure a radice come le carote, le rape e i ravanelli. Le carote aumentano la resistenza alle infezioni perchè rinforzano le mucose della pelle, riscaldano e nutrono l’organismo stimolando la digestione, meglio assumerle cotte. Il ravanello è la verdura più indicata per eliminare l’umidità estiva che si è accumulata nelle articolazioni e nei tessuti, ha un’azione diuretica, dissolve gli acidi urici; le rape hanno proprietà simili ai ravanelli ma sono molto più digeribili.

ZUPPA DI VERDURE CON MISO

Fate bollire carote e zucca gialla, cipolle, rape, sedani, fagioli, cavolo e tofu a dadini come nella preparazione di una zuppa classica, prima di servire la minestra aggiungere un cucchiaino di miso per porzione. La zuppa dovrà essere sempre più calda e densa in funzione del clima sempre più rigido.