La terra offre in questo periodo i suoi ultimi frutti prima di entrare nel meritato letargo. Periodo di depurazione, non a caso abbondano frutti leggermente lassativi, dolci, come chachi, uva e fichi. Il fico è una pianta lunare, emoliente e sedativa ricca di enzimi digestivi, anche essiccato dona energia, rimineralizza grazie al suo elevato contenuto di potassio e calcio, ha propietà espettoranti ed è utile nei raffreddori.
Fichi, yoga e meditazione: “IN ALTO E IN BASSO SI ESTENDONO I SUOI RAMI, ALIMENTATI DAI MODI DELL’ESISTENZA, I SUOI GERMOGLI SONO OGGETTO DEI SENSI LE SUE RADICI SI PROLUNGANO IN GIU’ NEL MONDO DEGLI UOMINI, LEGATE ALLE AZIONI” Baghavad Gita
ASWATTHA è l’antico nome sanscrito dell’albero che oggi è chiamato Peepal-Ficus Religiosa, albero della creazione. Esso è tuttora l’Albero Sacro più importante dell’India. Nei villaggi ve ne è sempre uno con immense chiome ed enormi tronchi dipinti di arancione o giallo; luogo di devozione, di preghiera, di incontro o semplicemente di riposo. Non forma mai boschi ma vive in solitario sempre in simbiosi con gli uomini vicino a case o templi, scegliendo da solo il luogo, con l’aiuto di uccelli che ne mangiano i frutti succosi come i nostri fichi, diventando così non solo un vegetale, ma anche Uomo . Il Fico Sacro appartiene alla famiglia delle Moracee la stessa del nostro Fico Comune. Il suo frutto è simile a quello del nostro Fico.
La Meditazione si pratica camminando attorno al Fico, cantando il Mantra dell’albero Sacro: ” SALUTO AL RE DEGLI ALBERI”. Questo modo di meditare è ritenuta una stimolazione alla pratica meditativa, che nella nostra scuola viene insegnata nei modi e tempi giusti.