Il gelsomino dei nostri giardini si arrampica su per i muri, le recinzioni, le spalliere diffondendo, proprio in questo periodo che è in piena fioritura, il suo profumo. E’ una pianta originaria delle Indie, il nostro Cosimo dei Medici si invaghì letteralmente del candido fiore e proibì di reciderne anche un solo rametto, ma un giovane servitore ne regalò uno alla sua ragazza e questa meravigliandosi del vigore del ramoscello lo piantò in terra, con sorpresa iniziò a germogliare dando vita poi alla diffusione della pianta.In toscana per tradizione le spose aggiungono un rametto di gelsomino al bouqhet di nozze, è infatti simbolo di un buon matrimonio non solo per la tradizione toscana ma per tutta l’Italia. Il significato del gelsomino cambia a seconda dei paesi in cui viene coltivato e anche a seconda del colore dei suoi fiori, non sono solo bianchi ma anche rosa, gialli e azzurri. E’ un fiore sacro in india, gli indù intrecciano ghirlande di gelsomino da donare agli ospiti in segno di grande rispetto, è considerato “la luce della Luna dell’India” ed è il fiore di Visnù. Il suo olio essenziale viene usato come antidepressivo ( consultare sempre un medico), è un ottimo rimedio aggiungere alcune gocce nell’acqua del bagno o del pediluvio per ammorbidire la pelle. Il tè verde al gelsomino è una bevanda estiva molto apprezzata e si accompagna bene a menù vegetariani, il tè verde e i fiori di gelsomino, raccolti all’alba ( è il momento in cui è più profumato)e su una pianta non trattata, magari quella del nostro giardino sono un’infuso delizioso da gustare freddo o tiepido.
LA GEMMA DEL GELSOMINO
Su un rampicante della giugla solitaria
dormiva la sposa
immersa in un sogno d’amore,
la giovinetta dal dolce corpo delicato,
la gemma di gelsomino
gli occhi chiusi, languida in braccio alle foglie.
Poesia moderna Indù