L’antica tradizione yogica ci insegna che un’alimentazione naturale e vegetariana è più consona a uno sviluppo spirituale. Consumando carne, non solo ingeriamo vibrazioni di dolore e paura, ma le stesse intelligenze meno progredite degli animali contribuiscono a tenere le nostre capacità intellettive ancora ai livelli più bassi dell’esistenza ostacolando l’elevazione e l’espansione della coscienza. Proprio come le posizioni yoga aiutano a equilibrare le energie interne e a raggiungere una consapevolezza più elevata, così l’atto di cucinare e di consumare il cibo, se vissuto con lo stesso sentimento di sacralità, con il medesimo raccoglimento, certamente contribuirà allo sviluppo dell’enorme potenziale insito nell’essere umano.

Per questo cerchiamo di scegliere cibi freschi , naturali, di stagione e quando li cuciniamo facciamolo  con amore e consapevolezza così le nostre ricette risulteranno certamente più buone e i nostri commensali staranno bene e saranno più felici.

Le fave fresche , che arrivano con la primavera, appartengono alla famiglia delle leguminose e se consumate fresche sono un alimento molto bilanciato, apportano proteine, fibre e poche calorie. Inoltre contengono molti minerali come  fosforo, sodio, potassio, ferro e vitamine A, C,e del gruppo B.

TERRINA DI FAVE

Ingredienti: 200 gr di fave, 30 gr di burro, 3 uova, 4 albumi, 1 mazzetto di erba cipollina, 1 cipollotto, soncino per decorare, pepe e sale.

Sbucciare le fave e cuocerle in acqua salata per 20 min. poi raffreddiamole e togliamoci la buccia esterna. Sgusciamo le uova, aggiungiamo un pizzico di sale pepe l’erba cipollina e sbattiamo il tutto con una forchetta. Foderiamo uno stampo a cassetta con un foglio di carta da forno. Sciogliamo il burro in una padella antiaderente, versiamo le uova e cuociamo a fuoco medio, strapazzandole, ne versiamo un 1/3 sul fondo dello stampo, ci distribuiamo sopra metà delle fave e continuiamo così fino ad esaurimento degli ingredienti. Cuociamo in forno a 170° per 20 min. lasciamo intiepidire e decoriamo con il cipollotto,  il soncino e le fave fresche.