Dicembre è un mese di passaggio e di bilanci. Dovremmo cercare di vivere questi giorni di festa con un sincero sentimento di fratellanza alimentandolo e incoraggiandolo come proposito per tutti i giorni. E’ molto semplice amare e comprendere le persone tranquille e buone, è meno facile comprendere coloro che scatenano in noi la rabbia. Nello yoga si insegna proprio a trasformare la parte negativa in opportunità per imparare a gestire i sentimenti e migliorarci, partendo sempre dal presupposto di migliorare noi stessi e non gli altri. Tutte le situazioni ripetitive della nostra vita, in cui si ripresenta l’identico tema esistenziale, diventano occasione di meditazione introspettiva proprio sul nostro disagio. Naturalmente chi ha già praticato nella nostra scuola e iniziato dei percorsi di conoscenza sa come affrontare questi sentimenti, tanto più se sono allievi avanzati nella disciplina dello yoga, ma coloro che hanno iniziato da poco o desiderano iniziare questo percorso, possono comprendere l’importanza della disciplina yoga che non è mai slegata dalla mente. Ognuno di noi è schiavo dei propri condizionamenti, dei propri complessi e delle abitudini, che a loro volta determinano pensieri e azioni, o per meglio dire reazioni ai diversi eventi della vita e questo crea un mondo di inimicizie che è causa di divisione e di separazione dentro di noi e verso gli altri.
Coltiviamo quindi l’obbiettivo di tollerare con comprensione le diversità degli altri e se non comprendiamo è un nostro limite e difetto, è anche vero che la nostra condizione di esseri umani è fallace, ma per chi pratica yoga in particolare chi è avanzato nella disciplina, se non ama o non comprende, non giudichi, non polemizzi e si chieda sempre dove ha errato.