La posizione dell’albero forse è una tra le asana più conosciute e spesso viene usata per rappresentare lo yoga nella pubblicità, ma per chi conosce lo yoga sa benissimo che non è una posizione semplice anzi è impegnativa , viene eseguita in equilibrio su una gamba in connessione con la terra, con le mani che chiudono il circuito dell’energia cardiaca, in preghiera al petto oppure sull’apice della testa. In questo articolo voglio spiegare il significato di questa posizione che è molto profondo e che rispecchia molto il comportamento che dovremmo tenere in questo periodo. Gli alberi sono pacifici, silenziosi, fissi, immobili e molti saggi hanno raggiunto l’illuminazione ai piedi di un albero, infatti gli alberi sono simbolo di saggezza. Noi oggi facciamo tutto l’opposto, crediamo che per conoscere dobbiamo viaggiare e per imparare dobbiamo avere sempre più stimoli, in realtà la vera conoscenza parte dall’ascolto interiore di noi stessi e questo lo possiamo fare solo in silenzio e immobili, in meditazione; dovremmo comportarci come l’albero, la sua crescita dipende letteralmente dal suo radicamento, il segreto della sua crescita, di spingersi verso l’alto nel cielo è reso possibile dalla capacità di scavare nella profondità della terra. L’albero riceve sostegno, nutrimento e stabilità dalle radici che crescono in profondità per cercare la terra umida e trarne acqua e sostentamento, viene nutrito dalla terra e a sua volta con le foglie e i frutti che cadono nutre la terra, questo rappresenta il circuito della vita. L’albero è completo e in pace, perfettamente connesso con lo scorrere della vita sulla terra, con lo scorrere del tempo, avendo le radici ben saldate al terreno, ma con la sua chioma svetta verso l’alto, verso la spiritualità, la conoscenza più profonda. Noi invece veniamo storditi e abbagliati dal movimento frenetico, che non ha mai sosta, più facciamo e più crediamo di sentirci vivi e in salute , invece aumentiamo la confusione e l’ansia. E’ molto più difficile imparare a rimanere in silenzio, a fare meno, a stare in solitudine ad ammirare la natura a contemplare, a meditare, questo è l’atteggiamento che ci porta serenità e una maggiore comprensione di noi stessi e di quello che ci accade. Una frase molto famosa di Lao Tse riassume molto bene questo concetto: SENZA USCIRE DALLA PORTA CONOSCERE IL MONDO SENZA SPIARE DALLA FINESTRA VEDERE LA VIA DEL CIELO. PIU’ LONTANO SI VA MENO SI SA PERCIO’ IL SAGGIO NON VIAGGIA EPPURE SA , NON GUARDA EPPURE COMPRENDE, NON FA EPPURE COMPIE.